Noto per il suo inconfondibile codice stilistico, stravagante e sofisticato, ricco di richiami colti e di raffinata ironia, Vincent Darré si confronta per la prima volta con l'arte musiva creando per Bisazza quattro decori in mosaico di vetro - Caryathides, Calliope, Erato e Thalia – che ritraggono una serie di figure mitologiche, ispirate a temi ricorrenti del suo universo immaginifico: il Neoclassicismo e il Surrealismo.
“Bisazza è un marchio che da tempo mi fa sognare. Ho pensato agli straordinari mosaici di Pompei, città per me mitologica, e ho immaginato un decoro neoclassico in omaggio a Jean Cocteau, la mia icona pittorica, per le sue cariatidi custodi di un tempio segreto.
Ognuna simboleggia un passaggio della vita. Il Cervo, essenza divina del sacro, l’Unicorno, l'impetuosità del desiderio, la Lira, simbolo dell'armonia cosmica.
Le muse sono una rappresentazione poetica delle mie ispirazioni. Calliope, il mio rapporto con il foglio bianco e l'acquerello, punto di partenza di tutti i miei progetti. Thalia, quasi una partita a scacchi, poiché considero il mio lavoro come una lotta per realizzare i miei sogni d'infanzia. Erato, la lira, una delle mie ossessioni, allegoria della rappresentazione teatrale, il filo conduttore delle mie creazioni.”